Scritto a voce

Narrazione, scrittura creativa, autobiografia: per raccontarsi e raccontare le proprie pratiche

 
Le parole non sono di questo mondo, sono di un mondo a sé. Sono creature vive che nella routine, nella comunicazione veloce, compressa, stressata, rischiano di diventare aride, stantie. Rischiano di seccarsi.

Come le idee.

Ma un’Azienda che voglia fare innovazione ha bisogno di parole sempre nuove, rinnovative, che sanno spostare più lontano i confini della loro comunicazione. Le parole del leader non sono mai ammaestrate. Non sono immobili, conservatrici. Aprono, invece, strade mai percorse, creano ponti, relazioni, fiducia.

Attraverso esercizi pratici di scrittura creativa ed elementi della narrazione teatrale, la voce diventa protagonista del racconto. Un professionista capace di raccontare di benedire (nel senso di dire bene) la propria pratica, è un professionista che sa riflettere sui processi innovativi che l’azienda sta mettendo in atto. Raccontare questa pratica è fondamentale per mettere a fuoco e condividere con partner, con il team e i clienti gli obiettivi e i processi della propria crescita.

La narrazione, la scrittura, la strutturazione di storytelling sono tutti strumenti utili a raggiungere questo livello di consapevolezza della propria pratica che D.A.Shon definisce “epistemologia della pratica professionale”.

Gli obiettivi del corso sono:

  • Come funziona il linguaggio: metafora e metonimia

  • Costruzione di strumenti e dispositivi narrativi per l’analisi della pratica

  • Sviluppo di una narrazione della propria pratica/innovazione aziendale

  • Agire la parola come strumento per l’emersione delle relazioni/conflitti nel gruppo

  • Agire la parola/narrazione come strumento di analisi del contesto

  • Sviluppo di un “ambiente narrativo” collettivo: le parole che uniscono

  • Tempo reale e tempo del racconto: gestione dello stato ansioso

  • Costruzione di un canovaccio per l’improvvisazione: creazione di una situazione di stress (colloquio, riunione,…) – parole vecchie e parole nuove: il vocabolario dell’innovazione