Fai in modo che le parole diventino azione ed emozione.

Le nostre Metodologie

La formazione e l’esperienza attoriale sostengono l’attività del gruppo. Siamo abituati all’azione, allenati all’improvvisazione, e lavoriamo alla costruzione di un clima di lavoro entusiasmante che sostiene moltissimo l’apprendimento. I laboratori che proponiamo nei corsi permettono ai partecipanti di sperimentare in prima persona, di lavorare su se stessi, di far emergere risorse nascoste e soprattutto di scoprire nel corpo un grande ‘alleato’ che sostiene e valorizza le capacità e le qualità personali e professionali. 

In ogni corso la parte esperienziale consente ai partecipanti di appropriarsi di strumenti concreti, trasferibili nel contesto aziendale, e di soddisfare le domande più diverse. Abbiamo così maturato una solida convinzione sulla quale si basa il nostro lavoro: l’integrazione mente-corpo è il pilastro che sostiene l’efficacia dei comportamenti e quindi anche le performance aziendali.

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Improvvisazione Teatrale

La tecnica dell’improvvisazione teatrale è un importante strumento per sviluppare le capacità di: espressione, comunicazione, creatività e lavoro di squadra.

L’improvvisazione allena ad ascoltare sé, gli altri e la situazione, a prendere decisioni in tempo reale, ad adattarsi agli imprevisti, a trovare soluzioni e risposte rapide.

Sviluppa collaborazione, integrazione e permette di sentirsi parte del processo di costruzione comune del contesto.
Favorisce  la spontaneità, sviluppa la confidenza in se stessi e la fiducia negli altri.

Apre la mente a nuove soluzioni e stimola l’iniziativa.

Respirazione e mindfulness

Il respiro diaframmatico è un potente integratore di energie fisiche, psichiche, cognitive ed emotive. Una buona gestione del respiro dà all’individuo padronanza e consapevolezza di sé.  L’ascolto del respiro permette di essere pienamente in situazione nel “qui ed ora” attingendo a tutte le risorse dell’organismo.

Saper utilizzare il respiro correttamente  è, anche, fonte di energia, perché fornisce ossigeno al cervello e ai muscoli, permette di riconoscere i segnali del corpo che indicano quando accelerare, rallentare, scaricare tensioni accumulate, ricaricarsi di energia nuova, per ritrovare lucidità e concentrazione.

Mindfulness vuol dire riportare il corpo emotivo completamente in contatto con il corpo fisico e ristabilire il legame naturale tra la mente e il corpo.

Attraverso tecniche respiratorie e di ascolto del corpo si rientra in contatto con le diverse energie individuali che muovono le azioni. Vengono proposte suggestioni con i quattro elementi naturali, acqua, aria, fuoco e terra, che rappresentano le diverse fonti di energia utilizzabili.

Inoltre:

  • Sostiene il linguaggio, la voce e l’espressività

  • Crea coerenza espressiva

  • Ci allena alla concentrazione, all’attenzione e all’equilibrio

  • Favorisce l’ascolto di sé e dell’altro

  • Ristabilisce il contatto naturale tra mente e corpo

  • Permette di essere sempre “qui e ora” e di reagire alle situazioni scegliendo la risposta più efficace

  • Scarica le tensioni e favorisce il benessere psico-fisico

  • Permette il ricarico di energia e libera quella compressa

  • Ci aiuta ad evitare risposte e comportamenti automatitico

Storytelling

E’ un originale ed efficace strumento di comunicazione e narrazione, è un teatro d’immagini, in cui ogni partecipante si sperimenta nel ruolo di narratore costruendo una storia, con uno stile personale, da raccontare al resto del gruppo. Il gruppo fa da testimone, restituisce un feedback sulla capacità creativa e di coerenza del narratore. Il ruolo di narratore può essere condiviso anche da più persone.

Può essere utile per rappresentare nuovi scenari, diversi stili di leadership, differenti contesti e come muoversi in essi, come affrontare le difficoltà e le soluzioni per superarle.

Inoltre:

  • Sviluppa la creatività

  • Attiva il processo di sensemaking e di riflessione sull’agire proprio e collettivo

  • Stimola la ricerca di nuovi modelli comunicativi ed espressivi

  • Allena alla sintesi

  • Allena la capacità di catturare l’attenzione e la gestione della relazione

  • Aiuta a trasmettere il contenuto adeguandolo a contesti diversi

  • Allena la capacità di collaborare e lavorare in gruppo trovando uno stile di comunicazione condiviso

Teatro di impresa

Ci occupiamo del Teatro d’Impresa per raccontare e rappresentare diversi aspetti e momenti di vita aziendale attraverso il linguaggio diretto ed espressivo del teatro.
 

La messa in scena con metafore, aneddoti, storie, e tanto umorismo risulta così uno strumento di formazione prezioso, brillante, ed una efficace occasione per riflettere sui propri e altrui comportamenti, certamente un potente mezzo di comunicazione e condivisione.

Maschere espressive

L’uso delle maschere espressive permette la rapida individuazione dei propri atteggiamenti limitanti nella relazione con l’altro.
 
Rispecchiarsi nelle diverse  maschere, che fissano delle espressioni in modo rigido, permette di riconoscere emozioni bloccate, comportamenti inefficaci e ripetitivi, conflitti irrisolti e abitudini relazionali controproducenti.

La forza della metodologia sta nel focalizzarsi sul linguaggio del corpo, aiutando  i partecipanti a trovare la coerenza tra il linguaggio verbale e non verbale.

Permette, inoltre, di sperimentare nuovi atteggiamenti, di giocare diversi ruoli, trovare nuove soluzioni a situazioni relazionali difficili, tirando fuori risorse personali e di gruppo inesplorate.

Inoltre le maschere:

  • Sviluppano la consapevolezza e la gestione di movimenti e gesti

  • Allenano e potenziano la capacità espressiva

  • Permettono di riconoscere l’essenziale e il superfluo

  • Allenano alla chiarezza, alla precisione e all’efficacia

  • Liberano le espressività nascoste

Esperienza al buio

L’esperienza al buio (con gli occhi bendati) permette di affrontare un viaggio sensoriale/percettivo.
 
L’individuo diviene spettatore di un mondo latente, di un universo di sensazioni che possono emergere e che non sapeva nemmeno di poter provare o di poter custodire dentro di sé. È come se la benda diventasse la lente di ingrandimento di cose che non si possono vedere a occhi nudi e che emergono dal buio, dopo un lavoro sui sensi liberati dal dominio della vista.
 
Nel buio l’individuo coglie una molteplicità di sfumature sulle quali non era mai riuscito a soffermarsi prima, come se le scoprisse per la prima volta.
 
Il termine sinestesia viene dal greco syn = unione ed aisthesis = sensazione. Letteralmente significa “percepire insieme”. Al buio l’ascolto profondo diventa lo sguardo dell’ individuo. Il buio permette un ascolto così profondo che nel tempo assume il valore irrinunciabile di consapevolezza.